venerdì 11 novembre 2011

C'è call center e call center

No no, non mi sono ancora lanciata a cercare lavoro nei call center presa dalla disperazione, ma in questi due giorni ci ho avuto parecchio a che fare e quindi mi sono un po' spazientita, as usual.
Non so se a voi capita mai, ma in genere quando ti mettono in attesa per ventordici ore io sbarello, anche perché le musichette che usano come jingle non sono mai molto carine e ti fanno anche roteare i maroni sensibilmente dopo che ascolti sempre i soliti ritornelli.
Un po' come quando chiamo mia madre in ufficio, se mi mettono in attesa perché lei sta vagando come un'anima in pena, in genere c'è Fever in sottofondo. Bellissima canzone, peccato che mia mamma lavori per l'azienda da almeno 15 anni e la musichetta sia sempre la stessa. Sì, da 15 anni.
Uno strazio per le mie orecchie.

Comunque parlavo di call center.
Una bella schifezza: in genere uno perde ore ed ore per poi sentirsi dire "non ne ho idea! non doveva chiamare qui! aspetti che le passo il collega che se ne occupa! unaserieatomicadiminchiateacaso".
Ecco, quando devo mettermi in contatto con questi ectoplasmi dell'etere, io vado in crisi.
Quindi in genere cerco di risolvere in questo modo:
- quando chiamano loro mi fingo straniera (la migliore è la scusa della donna delle pulizie), o dico di essere la figlia e i miei sono in vacanza e non so quando torneranno, anzi non so se torneranno perché mi hanno abbandonata dato che ho problemi di droga *sig sob* (si a volte abbozzo un singhiozzo di dolore). Se invece chiamano per propormi un'abbonamento a una rivista del gruppo Mondadori dico esplicitamente che a me Berlusconi sta sulla minchia e quindi mi danno della sporca comunista e buttano giù.
- non faccio acquisti online, così mi evito lo sbatti della postapay, visto che non sono ancora abbastanza grande per avere una vera carta di credito (non anagraficamente eh, ma a livello di mani bucate) e di eventuali casini con gli ordini, cosa che immancabilmente mi capita quando compro via internet.

Solo che questa volta non è stato possibile: ho dovuto ahimé per forza comprare i regali di compleanno rispettivamente per LordBug e Turlinda, ovvero compagno e mamma della mia amica Ladybug.
E ho dovuto fare in fretta, e trovare degli sconti, visto che sono di nuovo una specie di piccola fiammiferaia  meno triste, ma parimenti stracciona.
Quindi la mia mente geniale cosa mi propone? Internet.
Eccerto, perché non potevo attendere di andare in negozio giusto? No!
Sia mai...perché se il regalo di LordBug dovrebbe essere più semplice, quello di Turlinda mi ha scatenato davvero crisi mistiche quando l'ho cercato, e quindi la granderetemondiale era l'idea vincente.

La piccolascemadellaminchia che è in me fa l'ordine, compila tutto e paga.
Alt. Arriva una drammatica mail che mi dice che la postapay non copre la cifra. Porca mignotta.
Quindi che faccio? vado sul sito di PosteMerdaItaliane (immaginate la canzoncina degli spot) e sbadabam: non posso accedere. Perché?
Perchéééééééééééééééééé?
E che minchia ne so?
Chiamo il call center, mi mettono in attesa, e 1 ora e 30 minuti dopo sono ancora lì.
Non sto scherzando, e nessuno sembra intenzionato a rispondere. Avessi dovuto comunicare un disastro nucleare alle poste (bè si sa mai), o meglio una bomba chimica/batteriologica pericolosissima (e qui le probabilità aumentano, basterebbe che qualcuno per errore spedisse un calzino di mio fratello) saremmo già tutti morti.

Fino a stamattina il nulla, dopodiché surpiseeeeeeeee, senza che io abbia fatto qualcosa riesco ad accedere.
Yuhuhuhu! Strepiti e giubilo!
Ovviamente scopro che il credito non era sufficiente. Allora che faccio? Prendo l'altra postapay (si ne ho 2, e su una ci sono sempre almeno 50€) e dadadadan cambio i dati dell'ordine.
Ma nulla si muove finché la vostra paladina della demenza senile precoce (io) che fa?
Chiama il call center del sito.
Ero già pronta ad autofustigarmi con la batteria del pc, quando l'adorabile signorina all'altro capo del telefono mi ha risolto tutto in un nanosecondo. Durata totale della chiamata: 2minutie45secondi. Sì. Davvero.

Ora attendo il corriere. E spero si muova perché il prossimo week end devo andare a Milano che se tutto va bene ci saranno anche Bree e futura consorte. E io devo fare Babbo Natale!

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