giovedì 24 novembre 2011

Confessioni di una mente pericolosissima!

Volevo parlarvi delle nozze di Bree e dell'incontro con Astolfa, ma non me la sento, sto ancora cercando di metabolizzare la portata dell'evento, quindi ci vorrà ancora qualche giorno per il resoconto completo della serata! Ma arriverà, promesso.

In compenso ieri sera ho fatto una cosa che non si dovrebbe mai fare quando si è in sublimazione emotiva: vedere un film dove ci sono un numero n che tende a infinito di strafighi su cui sbavare e con cui fantasticare un futuro tutto rosa e pieno di gioia e aMMMore.
Sì, sono andata a vedere Breaking Dawn. Come avete fatto a sgamarmi così in fretta?
Purtroppo lo confesso, sono una vera appassionata dei romanzi della Meyer e quindi ho visto anche i vari film, più per affezione verso i personaggi (ehm attori ok) che per l'effettiva riuscita della traslitterazione su pellicola.
Però non resisto. Lo so che è una cagata pazzesca, che il film non ha nulla a che vedere col libro, che quella che fa Bella è pessima e monoespressiva e che sembra abbia appena staccato la testa a un pipistrello come Ozzy Osbourne, tanto è disgustata dalla vita: ma io almeno una tantum ho bisogno di sognare.
Chiariamo una cosa: non si deve sapere.
Rientra perfettamente nel mio profilo: se qualcuno di Criminal Minds (per esempio Reed, se posso esprimere una preferenza) dovesse conversare con me per capire quali psicosi colleziono come le figurine panini, noterebbe una serie di banalità al limite della presa per i fondelli. Sono prevedibilmente una che fa la dura.
E quindi fingo categoricamente di non apprezzare affatto quel genere di romanticherie, quando invece certe cose mi mandano in sollucchero.

Appurato ciò e fatta la mia confessione, indosso il mio cilicio e parlo del film.

Le cose essenziali vanno bene: la trama è come sempre un po' taglia e cuci, ma comunque fedele al libro, i personaggi nuovi (i vampiri delle nozze) ben azzeccati, ecc. ma...ovviamente ci sono alcuni ma:


  • quella granculo* di Bella: solo io la trovo monoespressiva ed insopportabile con quella faccia da "sto per vomitare" perenne con cui va in giro per tutto il film? Ok quando non sta bene, ma santi numi, non mentre ti stai sposando! Lei è sempre più bocciata. Poi quando sembra appena uscita da un campo di concentramento....signore pietà, che senso. 
  • il sesso: non ci siamo proprio. Io e un trialiardo di lettrici (se contiamo anche quelle provenienti da pianeti esterni al sistema solare, che ci sono, io lo so) siamo qui in attesa, dopo aver immaginato la scena mille e mille volte, di sapere come va a finire, che succede, ecc. e niente??? Non ci hanno fatto vedere manco una chiappa di Edward. Quel suo culetto di marmo sberluccicante. No. Niente. In compenso quella torda di Bella era perennemente in babydoll. Ma dico io: chissenefrega! Io pago il biglietto per vedere lui, mica lei che è pure secca e impiccata da far spavento!
  • le battute tra Jacob e Rosalie: le hanno completamente eliminate. Ok che la verve di Taylor Mihannomessoglisteroidianchenell'aspirina Coso non si avvicina decisamente al comico: ma cacchio! Io mi ero fatta grassissime risate leggendo il libro e invece niente...che tristezza....
Oh quanto sono critica! 
Ecco. Non sono soddisfatta, però ci sono stati anche alcuni fattori positivi ovviamente, tipo che Edward è sempre un bel vedere, e quando fa l'incazzato è assolutamente da sbattere contro il primo muro. Che il Taylor Nananna sopracitato è comunque un bello spettacolo, anche perché si spoglia e ha una concentrazione di muscoli che io non ho mai visto in nessuno qui in giro.
Ripeto: prossimamente scriverò dagli USA, la fauna locale americana ha bisogno di me. 
Certo. 

Insomma, il film va abbastanza bene. Ovviamente potevo spendere meglio i miei soldi? 
Sì. 
Potevo fare qualcosa di più interessante, che ne so leggere? 
Sì.
Potevo sbavare in egual misura uscendo con i miei amici? 
Assolutamente NO. 
Quindi i precedenti sì vengono annullati! 


*qui granculo è inteso non come complimento alle sue chiappette ossute al limite del dramma, ma alla fortuna che ha un essere così insignificante di diventare l'amore della vita di un vampiro centenario, atomicamente bello e gentleman come Edward! Cito ovviamente da Pretty Woman. 

lunedì 21 novembre 2011

Amore, litigi e blocco del traffico

Come sapete questo week end l'ho trascorso a Milano dalla mia amica Ladybug: abbiamo festeggiato vari eventi epocali, come il compleanno di LordBug, di Turlinda, il raffreddore della Regina Madre, il mio nuovo super fighissimo lavoro, la conoscenza di Astolfa che ha finalmente scelto il vestito (ma questo merita un post a parte!!!), varie&eventuali, un week end denso di emozioni insomma! Olè!

La vera svolta però è stata il blocco del traffico.
Oh sì, perché ho preso finalmente i mezzi pubblici milanesi. Non la metro, che quella mi capita più spesso di frequentarla e non mi ha mai scatenato alcun momento di ludibrio. No.
Il tram!
Io adoro i tram, qui a Torino ce ne sono a bizzeffe e io li prendo appena posso, anche solo per fare una fermata, è proprio il momento di catarsi che mi procura essere su un mezzo così vecchio stile. Una figata.
Sono un po' deviata mentalmente lo so.
Non è il caso di rimarcare il concetto.

Dicevamo dei tram milanesi. Un'esperienza meravigliosa, quasi come se mi avessero portata a fare shopping selvaggio tutto pagato da qualcuno di molto ricco, o a EuroDisney. Sì vorrei tantissimo andare a EuroDisney!
Vabè, non divaghiamo.

Ieri i mezzi erano saturi di persone ovviamente: andando da casa di LadyBug a casa di sua madre, la cara Turlinda, abbiamo fatto una simpaticissima conoscenza: un ominide che ha passato il tempo ad ascoltare le nostre conversazioni e a riderne di gusto.
Ecco, se voi vedeste il trio Regina delle Nevi, LadyBug e LordBug in azione capireste perché il tizio non poteva starci lontani: siamo esilaranti, irresistibili, un vero e proprio trio comico. Infatti questo tizio non riusciva proprio a trattenere lo sghignazzamento! Un successone! Ho deciso di riproporre il siparietto qualche volta, così per allietare i milanesi con il mio straordinario sens of iumor torinese. Vedremo se finalmente mi mandano a Zelig!

Il ritorno però è stato il vero momento catartico della giornata: di quelli che ricorderai per tutta la vita, e anche con sommo godimento. No, non ho incontrato Chris Evans sul tram a Milano. Magari. Ovviamente nel caso non sarei qui a scrivere: sarei o in carcere accusata di tentata violenza sessuale, o con lui (se mi va bene, insomma dovrei avere Giove che mi rende felice, non che mi si infila dolorosamente lì dove non batte il sole) a sollazzarmi tra le lenzuola. Ok, siamo realisti: sarei in carcere. Senza alcun dubbio.

(scusate oggi la mia mente è più disordinata del solito, troppe divagazioni!)

Sul tram abbiamo incontrato una coppietta che litigava.
Entrambi studenti fuori sede, a giudicare dalle cadenze non proprio milanesi, di ritorno da un qualche giretto in centro: lei piccola, biondina, minuta, chiamata Giulietta (ma non come quella di Shakesperare, ma come se fosse stata una bambina di 3 anni), lui un misto tra Raffaele Sollecito (quello del delitto di Meredith) e Alberto Stasi (quello di Garlasco) - due personaggi ben poco rassicuranti!
Eccovi la scena (il linguaggio da cronaca è funzionale all'immedesimazione ovviamente)!
La lite esplode dal nulla, con lei che si alza stizzita, lui che la insegue sul tram affollato e indifferente al fatto che oltre a lui ci siano circa altre 3000 persone, inizia a dirle di calmarsi che l'sms di Ingrid era solo un messaggio di auguri a cui lui aveva risposto per educazione, che non doveva essere gelosa, e che doveva fare la grande. La grande detto come "bimba grande". Certo, peccato che lui la chiamasse Giulietta come se fosse stata la sua bimba che aveva appena combinato un pasticcio, tipo averla fatta fuori dal vasino.
Un misto di condiscendenza snervante, e di lezioncina for dammiiis. Terribile.
Ovviamente tutto dietro di noi, quindi immaginate le risate impossibili da trattenere.
La cosa si è conclusa in modo drammatico: lei era offesissima, nonché una grandissima straccia maroni pure un po' paranoica (io l'avrei soppressa all'istante), lui era evidentemente in torto per qualcosa. Diciamo che la combo non era vincente. Purtroppo sono scesi prima di noi, quindi non abbiamo potuto capire chi è Ingrid, come mai lui abbia cancellato un sms a suo dire innocente, e come Giulietta abbia deciso di concludere il pomeriggio.

Noi ovviamente abbiamo passato il restante quarto d'ora a fare congetture sulla situazione.
Conclusioni: Ingrid è una studentessa Erasmus svedese con cui lui ha avuto una bollente liason, che lo ha mollato perché ovviamente è una gnocca atomica mentre lui era un po' sfighescion, e quindi lui ripiega su Giulietta che invece è paranoica ossessiva, nonché gelosissima in perfetto stile donna media italiana, di quelle che controllano il cellulare appunto. Ma lui è colpevole, senza possibilità di appello, ovviamente.

Chissà se oggi sono ancora insieme, se Ingrid è davvero una strafiga o se invece è un comodino di 1x1 m, se lui è davvero un mix tra due potenziali assassini e ha fatto fuori Giulietta, e se Giulietta ha tirato fuori un po' di palle e l'ha mandato a cagare.
Quindi Giulietta, se ci sei batti un colpo. E tienimi aggiornata, che le sop operas mi sono sempre piaciute un sacco!

venerdì 18 novembre 2011

Lavori in corso. Stiamo sublimando per voi!

Sì sì, avete letto benissimo.
Sono di nuovo in fase di sublimazione emotiva.
Ne alterno 4 l'anno, una a stagione, in genere...ed è giunto il momento di quella autunnale!
Anche perché se aspettavo ancora un po' me ne si appiccicavano due in un colpo solo, cosa alquanto sgradevole.

Lo so, vi state chiedendo in cosa consista questa sublimazione emotiva.
Semplicissimo: sapete che ormai da un anno sono single e felice (ehm), sapete anche che ogni tanto mi faccio del male e mi impelago in situazioni drammatiche con psicopatici decerebrati, ma soprattutto sapete che sono innamorata dell'amore ma un po' meno del genere maschile.
Benissimo: secondo voi un simile genio del male (parlo di me ovviamente) come fa a sublimare un eccesso di emotività? Semplice, si fa film di proporzioni gigantesche su personaggi dell'industria cinematografica.

Non sto scherzando, è una settimana che non dormo come se fossi preda di una botta di caffeina, o meglio di un amore travolgente. Mangio poco e sono un po' stralunata.
No non ho conosciuto nessuno.
No bis, niente sindrome premestruale.

In compenso ho messo in fila 3 innamoramenti nell'arco di un paio di settimane, sì per 3 attori diversi!
No nessun uomo reale, davvero! Lo so, lo so, tutto fa pensare a una cotta, ma si tratta senza dubbio della mia ennesima crisi sublimatrice.
Al momento quindi - dato che la fantasia non mi manca, e segretamente sono sempre stata un po' perversa - ho 3 fidanzati:

  • Alex O'Laughlin (chiedo scusa a Margherita Dolcevita per l'intromissione nel loro ménage, ma garantisco che è una cosa temporanea) visto in Moonlight (serie poi cancellata, in cui lui fa il vampiro super figo sexy e gentleman);
  • Nick Zano, che interpreta l'artista squattrinato super figo che fa innamorare una delle protagoniste della spassosissima serie "2 Broke Girls" (che consiglio vivamente!)
  • Chris Evans. Sì di nuovo. Mi aveva già mandato in pappa il cervello a luglio dopo la visione di Capitan America, e adesso ci risiamo. Ho visto l'altra notte un filmetto scemo con un titolo da porno (Sex List, che però è l'ennesima orrenda traslitterazione dall'originale), ecco, lui è sempre mezzo nudo, o completamente nudo. Comunque nudo. Lo amo. Amo quei muscoli, quella faccia da cretino. Amo l'idea di passare una notte con lui e svegliarmi la mattina da sola perché lui è così entra ed esce dalla finestra perché non vuole una relazione stabile. 
Ecco, in genere noi 4 ci divertiamo moltissimo. Nella mia mente e nelle mie avventure oniriche facciamo tantissime cose stupende (ma mai sesso - sob - quando sublimo quello non accade mai) e loro non sono gelosi, quindi siamo una specie di famiglia mormone perfetta, ma al contrario. Io sono l'uomo, loro le mogli legittimate dalla comunità. 
Ok questo non è bello: me li sto immaginando con la cuffietta a zappare un campo, mentre io porto foltissima barba ricciuta e un cappello alla Lincoln. Starei benissimo vestita così comunque! 
Vi prego non chiamate la neuro, è tutto a posto, un paio di giorni in compagnia di Bree e Astolfa e vedete come mi passa la voglia di amore! 

N.B. In realtà un uomo mi è stato presentato. I miei coinquilini sostengono che sia un tipo perfetto per me. Io sono un po' meno convinta sinceramente, anche perché coltivo la segreta convinzione che sia un po' gay...
O comunque parecchio effeminato, stile metrosexual effect. E a noi non piacciono i maschietti che si mettono più crema idratante di noi, o che dobbiamo aspettare 6 ore perché "non hanno niente da mettersi", giusto? 
Giusto.  

sabato 12 novembre 2011

Colloqui sì, colloqui no

Oggi ho fatto il mio primo colloquio di lavoro.
E non per un lavoro del cavolo, ma per un lavoro di tutto rispetto: come venditrice in una casa d'aste/negozio di antiquariato che si occupa soprattutto di numismatica e filatelia (è meno figo di quanto sembra comunque).
Un posto molto cool per collezionisti molto old. Anagraficamente.
Ma strapagato!
Davvero!

Sì, era il primo colloquio. Gli altri erano sempre stati dei pro forma, quindi nulla che mi facesse davvero aggrovigliare le budella. Anzi. Mi si sono aggrovigliate sì, ma dopo.
Stavolta invece tutta un'altra storia.
Quando il tizio (alias Direttore della filiale di Torino) mi ha chiamata sono andata nel panico: la prima domanda è stata fatta a mia madre "cosa mi metto?", lei che non aveva ben capito di quale luogo stessimo parlando, mi ha detto "ma vestiti normale, tanto sei sempre bellissima amore mio".
Sì certo.
E' ovvio che è da tempo che non vede un mio post sbronza.

C'è stata quindi una sessione molto intensiva di shopping che si è conclusa in maniera molto positiva per me, un po' meno per le tasche di mammà che ci ha tenuto moltissimo a foraggiare il mio guardaroba in questo caso. Roba mai vista prima!
Ho capito come funziona: se devo comprarmi cose da bambina grande spende volentieri, se invece devo comprarmi i vestiti da alternative-indie-storicadell'artepovera non ci pensa manco morta.
Quindi devo diventare una bimba grande? Mah, vedremo.
Comunque dopo il dramma dell'abbigliamento è stata la volta del curriculum.
Sì perché il mio faceva un po' cagare, quindi ho ricorso all'altra donna della mia vita, la mia seconda fatina magica, Ladybug ovviamente!
La poverina si è sorbita una serata su gmail di smarronamento e di letture e riletture del mio curriculum, finché abbiamo raggiunto la pace dei sensi con la versione perfetta.

A questo punto mancava solo il colloquio.
Se tralasciamo il fatto che ero in ansia da due giorni, che stanotte l'ho passata a letto con gli occhi sbarrati tipo un'upupa sotto cocaina e che stamattina avevo delle nausee un po' losche che per un nanosecondo mi hanno fatto credere nell'esistenza dello spirito santo, direi che è andato bene tutto sommato, anche se la mia concorrente è una tizia bionda, appariscente e un po' vamp che secondo me potrebbe anche fregarmi il lavoro da sotto il naso. Diciamo che non è mai stata un genio, cosa di cui spero si siano accorti
(è una mia conoscenza dell'università, soprannominata Fata Turchina da un mio amico che la amava perdutamente, diciamo che appunto non è furba, ma è un bel tipo).

Martedì mi faranno sapere, io confido molto nel fatto che per una volta mi dica culo che diamine!
Se volete accendere un cero, accodatevi a mia nonna.

PS. Tra l'altro oggi ho scoperto che la madama dei lavori sottopagati, sì la moglie del calciatore che fa beneficenza, non ha trovato nessuna anima buona che si occupi quasi gratis dei suoi 3 pargoli, e chi ha deciso di ricontattare? Me ovviamente. Attendiamo anche questa va, che ci sarà da ridere!

venerdì 11 novembre 2011

C'è call center e call center

No no, non mi sono ancora lanciata a cercare lavoro nei call center presa dalla disperazione, ma in questi due giorni ci ho avuto parecchio a che fare e quindi mi sono un po' spazientita, as usual.
Non so se a voi capita mai, ma in genere quando ti mettono in attesa per ventordici ore io sbarello, anche perché le musichette che usano come jingle non sono mai molto carine e ti fanno anche roteare i maroni sensibilmente dopo che ascolti sempre i soliti ritornelli.
Un po' come quando chiamo mia madre in ufficio, se mi mettono in attesa perché lei sta vagando come un'anima in pena, in genere c'è Fever in sottofondo. Bellissima canzone, peccato che mia mamma lavori per l'azienda da almeno 15 anni e la musichetta sia sempre la stessa. Sì, da 15 anni.
Uno strazio per le mie orecchie.

Comunque parlavo di call center.
Una bella schifezza: in genere uno perde ore ed ore per poi sentirsi dire "non ne ho idea! non doveva chiamare qui! aspetti che le passo il collega che se ne occupa! unaserieatomicadiminchiateacaso".
Ecco, quando devo mettermi in contatto con questi ectoplasmi dell'etere, io vado in crisi.
Quindi in genere cerco di risolvere in questo modo:
- quando chiamano loro mi fingo straniera (la migliore è la scusa della donna delle pulizie), o dico di essere la figlia e i miei sono in vacanza e non so quando torneranno, anzi non so se torneranno perché mi hanno abbandonata dato che ho problemi di droga *sig sob* (si a volte abbozzo un singhiozzo di dolore). Se invece chiamano per propormi un'abbonamento a una rivista del gruppo Mondadori dico esplicitamente che a me Berlusconi sta sulla minchia e quindi mi danno della sporca comunista e buttano giù.
- non faccio acquisti online, così mi evito lo sbatti della postapay, visto che non sono ancora abbastanza grande per avere una vera carta di credito (non anagraficamente eh, ma a livello di mani bucate) e di eventuali casini con gli ordini, cosa che immancabilmente mi capita quando compro via internet.

Solo che questa volta non è stato possibile: ho dovuto ahimé per forza comprare i regali di compleanno rispettivamente per LordBug e Turlinda, ovvero compagno e mamma della mia amica Ladybug.
E ho dovuto fare in fretta, e trovare degli sconti, visto che sono di nuovo una specie di piccola fiammiferaia  meno triste, ma parimenti stracciona.
Quindi la mia mente geniale cosa mi propone? Internet.
Eccerto, perché non potevo attendere di andare in negozio giusto? No!
Sia mai...perché se il regalo di LordBug dovrebbe essere più semplice, quello di Turlinda mi ha scatenato davvero crisi mistiche quando l'ho cercato, e quindi la granderetemondiale era l'idea vincente.

La piccolascemadellaminchia che è in me fa l'ordine, compila tutto e paga.
Alt. Arriva una drammatica mail che mi dice che la postapay non copre la cifra. Porca mignotta.
Quindi che faccio? vado sul sito di PosteMerdaItaliane (immaginate la canzoncina degli spot) e sbadabam: non posso accedere. Perché?
Perchéééééééééééééééééé?
E che minchia ne so?
Chiamo il call center, mi mettono in attesa, e 1 ora e 30 minuti dopo sono ancora lì.
Non sto scherzando, e nessuno sembra intenzionato a rispondere. Avessi dovuto comunicare un disastro nucleare alle poste (bè si sa mai), o meglio una bomba chimica/batteriologica pericolosissima (e qui le probabilità aumentano, basterebbe che qualcuno per errore spedisse un calzino di mio fratello) saremmo già tutti morti.

Fino a stamattina il nulla, dopodiché surpiseeeeeeeee, senza che io abbia fatto qualcosa riesco ad accedere.
Yuhuhuhu! Strepiti e giubilo!
Ovviamente scopro che il credito non era sufficiente. Allora che faccio? Prendo l'altra postapay (si ne ho 2, e su una ci sono sempre almeno 50€) e dadadadan cambio i dati dell'ordine.
Ma nulla si muove finché la vostra paladina della demenza senile precoce (io) che fa?
Chiama il call center del sito.
Ero già pronta ad autofustigarmi con la batteria del pc, quando l'adorabile signorina all'altro capo del telefono mi ha risolto tutto in un nanosecondo. Durata totale della chiamata: 2minutie45secondi. Sì. Davvero.

Ora attendo il corriere. E spero si muova perché il prossimo week end devo andare a Milano che se tutto va bene ci saranno anche Bree e futura consorte. E io devo fare Babbo Natale!

sabato 5 novembre 2011

Di lavori sottopagati, oroscopi fuffa e beneficenza!

Come ben sapete sono alla perenne ricerca di un lavoro che mi consenta di continuare a studiare, ma al contempo di non chiedere l'elemosina ai miei, e soprattutto di non dormire sotto i ponti.
Ok che Torino ne ha a iosa, ma comunque sono poco confortevoli, soprattutto quando il clima non collabora.
Tipo in questo periodo dell'anno. Cioè salvo i mesi estivi. Ecco.

Qualche giorno fa una mia amica mi ha fatto sapere che la sua vicina di casa, moglie di un calciatore di serie B (quindi se siete svegli come ben so, capirete di che squadra si tratta), ha bisogno di una babysitter per i suoi 3 pargoli, di 5, 2 e quasi 1 anno.
Apparentemente la cosa sembrava interessante: tutti i pomeriggi dal lunedì al sabato (compreso) dalle 15 alle 20, quindi 5 ore al giorno, e due sere/notti a settimana (insomma: una notte completa e una sera almeno fino all'1).
Sinceramente quando la cosa mi è stata proposta ho pensato:
- sono 3 bambini, pure piccoli
- è moglie di un calciatore (tra l'altro pure un gran figo!)
- sono parecchie ore

Risultato: pagherà bene!
Dadadadan!

Stamattina la contatto e mi dice che lei farebbe un forfait  per la modica cifra di: 600€ al mese.
Ovvero circa 3€ l'ora, considerando indicativamente di lavorare sulle 50 ore settimanali (viste le notti).
Ora: io mi chiedo come sia possibile, visto che la signora non fa una beneamata minchia tutto il dì, la mattina ha la donna di servizio, ecc. Capisco che il parrucchiere, l'estetista e la beneficenza siano attività impegnative, ma insomma direi che tra trucco/parrucco e restauro non dovrebbe perdere più di 3-4 ore a settimana considerando che è comunque ancora in buono stato.
Ok, la beneficenza è più impegnativa.
Ma tutti ne facciamo un po', nel mio piccolo io sono sempre lanciatissima nella beneficenza: ogni tanto esco con un povero cretino e voilà mi sono anche tolta il problema del volontariato.

Sono profondamente sconvolta. E sì che il mio oroscopo per questa settimana sembrava una vera figata.
Mi sa che manco l'astrologia mi vuole bene ormai.
Forse devo sfruttare il suggerimento e usare la botta di culo per il parcheggio.
Peccato essere senza macchina.

venerdì 4 novembre 2011

Potrei tranquillamente fare la novella Littizzetto!

Del resto sono anch'io torinese, non ho quell'accento marcato e quella vocina che ti da un po' in testa, ma solo perché sto attenta alle vocali larghe e fumo come la ciminiera di una centrale nucleare.
Ma son dettagli dai.

Ebbene sì, pare che la mia nuova passione sia la comicità.
Non nel senso che ho deciso di guardare spettacoli di comici&so on, no no.
Ho intenzione di sfruttare la mia straordinaria verve comica che ormai tutti stanno notando facendone un mestiere. Potrei scrivere un libro, ad esempio.
O anche no, e potrei continuare a sparare le mie atomiche cagate in giro come sempre, solo per i miei fan più accaniti insomma, senza svendermi nel mondo dello star system.
Certo, è un'ipotesi. Ma anche l'altra non è male.

Mia madre aveva notato questa mia capacità già in tenera età, ma pare che crescendo e aumentando anche la spietata ironia, ormai io abbia raggiunto vette immense.
La mia coinquilina mi ha richiesto espressamente di presenziare alla cena coi suoi chez nous, per divertirli, e devo dire che i signori genitors sono usciti entusiasti dicendo che dovremmo vederci più spesso perché sono una valida alternativa agli addominali.
Un successone! E non avevo preparato nulla eh, mi escono così.

E poi la mia fan numero uno è sempre Ladybug, che in genere si sente le peggio cose che la mia piccola mente bacata riesce a produrre su pressoché tutto e tutti. Sì, perché io sono una vera criticona. Quindi come potrete benissimo immaginare in genere trovo sempre qualcosa su cui fare della facilissima ironia. E' che la mia candida immagine di bambinetta dell'asilo riesce a far risultare il tutto incredibilmente spassoso!
Pare.
Giusto poco fa, in una favolosa chattata su Gmail in cui analizziamo ogni aspetto delle nostre vite, è saltato fuori che qualche settimana fa è stata contattata dal CazzoneAvariato#1, ovvero un suo ex che definire cretino è un complimento.
Il rapporto che all'epoca avevo instaurato con questo scemodellaminchia non è nemmeno lontanamente decente, lo odiavo, punto, quindi era sempre vittima delle mie simpatiche battutone. Cosa che ovviamente mi rendeva sensazionale anche ai suoi occhi. Come no. Ci odiavamo nemmeno tanto cordialmente.
Vabè, ho sempre vissuto benissimo anche senza la sua amicizia.

Dicevo che si è fatto vivo. Dico io, dopo tutto il bordello che ha combinato, dopo tutto lo scartavetramento di palle, ecc. si fa sentire per tastare il terreno, e vabè. Sei un povero scemo, che ci possiamo fare? Sappiamo che hai un encefalo ridotto in pulviscolo, ottimo. Quindi potevo anche non dire nulla a riguardo.
Ma invece arriva la cosa che mi ha fatta sbiellare e ha dato il via ad un insano stream of consciousness degno dell'alter ego comico di Joyce.
Il CA#1 alla bellezza di quasi 40 anni (sì avete letto bene!!! 40) ha scoperto i bonghi.
No, non le bonghe, quelle che si fumano. I bonghi, quelli che si suonano.
Ok, lui non è alto, bello, col fascino dell'alternativo. E soprattutto non era il figo del liceo che si vestiva come uno scappato di casa per il quale avevo una cotta della madonna a 16 anni.
E' il mio acerrimo nemico, che tra l'altro per assecondare questa sua nuova passione ha deciso di recarsi in Africa probabilmente per contrarre strane malattie, per fare un safari e per frequentare un corso di aggiornamento in bongologia. Ripeto: niente roba che si fuma!
Quindi per me è ridicolo.
Adesso ardo di desiderio per sapere dove andrà, chissà che sia proprio il favoloso Malawi, dove la guerra civile imperversa, i turisti stranieri sono preda facile e dove i colpi d'arma da fuoco sono liberi di sibilare nell'aria afosa proprio ad altezza uomo.
Così eh, per simpatia, secondo me si divertirebbe tantissimo.
E poi del resto una tale passione deve essere sublimata con un po' di sofferenza, quindi un bel colpo nella zona X potrebbe donargli un po' di ispirazione, e perché no anche un nuovo sound.
Possibilmente con l'accompagnamento di un bel coro di voci bianche, per intonarsi al bonghista!