giovedì 23 giugno 2011

Ma l'estate?

Premessa: io non sono proprio una persona che si definirebbe amante dell'estate, del caldo torrido, dell'umidità al 98% e delle zanzare che si nutrono del tuo sangue. (Anche perché le zanzare mi fanno reazione allergica e poi mi serve il bentelan, e il cortisone nei ciapet. Vabè dei miei problemi con questi insetti parleremo prossimamente).
Però una sana via di mezzo non mi spiacerebbe affatto.
Questo clima non aiuta la mia metereopatia: fa freddo, è coperto, non si vede uno sprazzo di sole manco a pagarlo e spesso piove. Già il mio umore non è al top da secoli, se ci aggiungiamo ancora le condizioni atmosferiche che non collaborano qui servirà qualcosa di drastico a breve.
Insomma, io attendevo con ansia l'estate. E l'estate non arriva.
Perché? Porca pupazza, a me serve.
E non solo per il clima, magari porterebbe con se anche una bella cottarella, di quelle pochissimo impegnative perché poi si parte per le vacanze, bla bla bla.
Lo so che queste cose succedevano a 16 anni, ma posso tranquillamente fingermi una post adolescente un po' ritardata se serve!
Voglio un uomo, ma uno vero.
E se mi facesse anche il piacere di darmi una di quelle tramvate che non ti fanno capire niente ne sarei lietissima. Lo so, lo so, queste confessioni non sono da me.
E in genere la mia trachea si chiude tipo fase di shock anafilattico onde evitare di lasciarmele proferire a voce alta, ma son giorni grigi in cui mi sento un po' così.
Poi se ripenso a come stavo un anno fa, meglio zitella acida a vita. Ma insomma, qualcuno che ogni tanto mi faccia due coccole no eh? Solo le coccole, poi se ne va a dormire a casa sua, che io necessito di dormire a donna vitruviana.

Ma evidentemente non è periodo, mi stanno presentando un sacco di gente con cui palesemente non mi trovo, mi annoio, oppure si rivelano specie di stalker...insomma niente di gradevole. Poi magari sono pure bruttini.
Cioè spariamo anche sulla croce rossa già che ci siamo, andiamo a caccia di balene e altre cose palesemente brutte e cattive.
Niente, qui non si sveglia nulla, manco l'ormone. Che diciamolo, dovrebbe essere parecchio sul chi va là visto che qui son mesi che non si batte nulla. E invece no, quello visto il freddo è andato in letargo. Argh!

Inoltre, come se non bastasse a farmi sembrare sufficientemente mal ridotta, spuntano fuori vecchie fiammette dei mesi scorsi. Sabato sera è stata la volta del Crocerossino, che ha deciso di palesarsi a casa mia visto che altri nostri amici erano a cena da me. Momento di silenzio quando gli hanno aperto, ero in panico, non ero pronta a una sessione di psicanalisi estrema. Mi ha trovata attaccata alla bottiglia, ovvio, uno dei miei sport preferiti.
Prima ha indagato su qual era la mia situazione psico fisica del momento, poi è partito in quarta. Ha esordito tediandomi per ore con la sua nuova fidanzata. Gioia infinita a saperlo attaccato come una patella ad un altro scoglio, certo. Ma chissenefotte! Poi è passato al momento compatimento: povera te, ma come mai non trovi nessuno, ma cos'hai che non va, ma pensi ancora a quello stronzo, e così via.
Risposte: eh mica tanto, non è che mi stia impegnando a cercare e comunque la merce che mi stanno portando al momento è alquanto avariata, ma un po' di mal di stomaco in effetti, quale?
Insomma una conversazione perfetta.
Alla fine gli ho chiesto chi l'aveva invitato e non l'ha presa affatto bene. Però almeno uscendo mi ha buttato la spazzatura, molto gentile in effetti.

Ieri invece è stato il turno del Pallanuotista Bohémien. Sto pezzo di deficiente.
Voi dovete sapere che questo emerito esponente della cretinaggine estrema maschile ha la tendenza a tediarmi  con sms composti da brani musicali più o meno noti, in genere tutti parlanti d'amori impossibili, di chances bruciate, ecc. Ovviamente musica molto indie, perché lui è così.
Bello, grazie. Ma la mia cultura musicale sta benissimo così, supera nettamente la media del resto del mondo.
Niente, lui persevera. Quando gli si chiede il perché di una tal canzone, risponde con monosillabi ed onomatopee.
Poi passa all'introspezione, alle domande esistenziali. Lo so, come stai? è una domanda abbastanza normale, ma per me è esistenziale al momento. Necessita di risposte ben ponderate.
In genere il filmetto si ferma a questo punto, la scorsa settimana si sentiva temerario e ha proposto anche una chiacchierata dopo un suo esame.
Io che sono palesemente più cretina di lui ho accettato, ovviamente.
Luogo d'incontro i portici di piazza vittorio. Colpo bassissimo. All'arrivo sfodera un sorriso d'urbans e l'occhio da cucciolo di setter, lacrimoso e dilatato. No non si era fatto una canna giusto prima, è proprio la faccia che fa quando mi vede. Detta così ha decisamente pochissimo fascino, lo so. Ma posso garantire che qualche mese fa la tremarella me l'ha fatta venire qualche volta.
Quindi c'è stata un'abbondante mezz'ora a disquisire di stronzate. Un'altra in cui lui mi ha raccontato in ordine sparso del mare, dell'università, di suoi amici, di sua madre e il nuovo compagno.
Poi ha esordito con un "io non ce la faccio ad avere una presenza fissa nella mia vita al momento, ok?"
Io tra l'altro stavo pensando allegramente ai cavoli miei in quel momento quindi ci ho messo un attimo a rientrare in carreggiata, ho risposto con un "ehhhhh" molto sospirato e d'effetto.
E via, menate, paranoie, minchiate, altre paranoie.
Che ho palesemente rimosso.
So solo che a un certo punto l'ho morso su un braccio, ma la dinamica è alquanto oscura. Lui mi ispira violenza. Questo è certo.
Diciamo che il clima non è l'unica cosa ad aver esacerbato il mio umore. Ecco.

Infatti se qualcuno in questi giorni mi chiede come sto, potrebbe attendere parecchio per ottenere una risposta. Se nel frattempo il mio karma la smettesse di prendermi per il culo, sarebbe davvero una svolta.

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