sabato 11 giugno 2011

Disco-labirinto!

Ieri sera super seratona.
La mia amica professoressa ha terminato l'anno scolastico nella prima liceo in cui insegna inglese e quindi abbiamo dovuto festeggiare, dopo un pomeriggio di lacrime e sospiri (le hanno regalato ben 3 mazzi di fiori, e poi dicono che i giovani d'oggi non sono galanti!).
Si va a ballare ai Murazzi, ovviamente.
Dopo la bellezza di 10 minuti da Giancarlo, ci caracolla addosso un tocco di manzo della miseria, tale M ubriaco come una pigna, fuori come un geranio, accompagnato da due amici molesti come non so cosa.
Terribili.
L'unica cosa è che la creatura era decisamente un bel vedere. Ma aveva ingollato senza saperlo un po' di Vinavil,  I suppose.
Si appiccica in men che non si dica, di quelli proprio molesti no? Tra l'altro ogni 3x2 ripeteva di essere fidanzato, tipo mantra per evitare di compiere gesti inconsulti penso... si, con la lingua nel mio orecchio però.
Ecco un prototipo di conversazione: l'abbiamo fatta circa quindici volte nel corso della serata tra l'altro!
Lui "Io ti amerei se non fossi fidanzato con Fiore".
Io "Scusa?"
Lui "Sì la mia ragazza si chiama Fiore!"
Io "Che culo! No il mio scusa era per la frase prima..."
Lui "Eh, io ti amerei sì"
Io "Ecco vedi di evitare grazie e scollati per cortesia che mi fai caldo e hai una fiatella che uccide"
Lui "Ma sei sempre così stronza o solo con me perché mi ami?"
Io "Sempre, e soprattutto con quelli che mi fissano le tette da mezz'ora"
Lui "No guarda, io ti sto guardando negli occhi, che sono così belli...posso limonarti?"
Io "Provaci e ti rifaccio i connotati con una cannuccia"

E così via.
Era innamorato perso della mia simpatia travolgente, lo so, lo so.
Che ci posso fare? Io sono un tornado.
L'ho anche malmenato quando mi ha molto cavallerescamente piazzato una mano sul culo, pochi secondi dopo. Notevole la nonchalance del gesto, tipo quindicenne al cinema no? Sbadiglio, ampio gesto col braccio, manata piazzata sulla chiappa.
Sberla istantanea in risposta.

Poi l'ha chiamato Fiore, quindi ovviamente ha dovuto cercare di dimostrarle nell'ordine, con un aplomb che non deve avere manco quando è sobrio:
1- che non era affatto fuori di mela
2- che era in un  pub e non a ballare
3- che non stava facendo lo scemo con una brunetta, come invece le aveva appena comunicato una sua amica

Insomma era indifendibile, come Berlusconi.
Ha risposto con una serie di grugniti stile uomo di Neandertal, che gli son venuti particolarmente bene.
Lei non contenta gli fa promettere di andare a casa. Lui promette.
Chiama a raccolta gli amici, confabulano ed  Eureka! Abbiamo l'idea!
Chiaramente si trattava di tre menti eccelse. Mi pare ovvio...

Si avvicina, convintissimo, ci credeva proprio e mi dice "Senti ma tu dove abiti? Fiore non mi ha detto di andare a casa mia, quindi una casa vale l'altra"
Certo, logico, ineccepibile il ragionamento.
Indovinate come ho risposto.

Nessun commento:

Posta un commento